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Venezia: venti tifosi in tribunale per la pacifica invasione
27 Ottobre 2016 - letto 1665 volte

Un’invasione pacifica. Neanche del campo del Polisportivo, ma della pista di atletica. Prima si sono presi il daspo, poi ecco il processo penale. Venti tifosi dell’Unione Venezia, che volevano festeggiare la promozione in Lega Pro, alla fine del campionato di calcio 2012, sono in tribunale a Belluno per aver violato la legge 401 del 1989. L'articolo 6 bis, al comma 2, punisce chiunque nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, superi indebitamente una recinzione o separazione dell'impianto oppure invada il terreno di gioco, è punito, con l'arresto fino a un anno e con l'ammenda da mille a 5 mila euro. La pena è la reclusione da sei mesi a quattro anni, se dal fatto deriva un ritardo rilevante dell'inizio, l'interruzione o la sospensione definitiva della competizione.

Il questore Attilio Ingrassia aveva firmato venti Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive), ma per loro c’è anche un processo da affrontare.

Sono difesi dall’avvocato bellunese Tandura, dal trevigiano Giuseppe Romano e dall’udinese Giovanni Adami. Nell’udienza filtro di ieri mattina, davanti al giudice Scolozzi e al pubblico ministero Tricoli, Tandura ha fatto notare che i fatti del 6 maggio 2012 sarebbero prescritti a distanza di quattro anni nell’ipotesi più lieve della contravvenzione, mentre ce ne vogliono sei nell’ipotesi più grave del delitto. Il giudice ha aperto il dibattimento, dopo aver raccolto le liste dei testimoni e rinviato all’8 febbraio, quando si comincerà ad ascoltare quelli dell’accusa.

Quella domenica c’erano almeno 350 tifosi lagunari in gradinata Est, erano felici, perché la loro squadra vinceva 3-0 con i gol di Florean, Essoussi e Casagrande. Una vittoria che significava promozione. Nel finale, smetteva di piovere e c’era anche l’arcobaleno. I tifosi ospiti scendono dalla tribunetta ed entrano sulla pista di atletica, a caccia di una maglia o del pallone. Lauria vorrebbe battere un angolo, ma dovrà aspettare quattro minuti, perché l’arbitro Marco Serra di Torino non può sopportare gli invasori e li invita a uscire, sospendendo momentaneamente l’incontro. L’invasione ci sarà dopo i tre fischi. Le immagini permetteranno alla polizia d’identificare questi venti.

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