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Chievo-Hellas: Daspo per 5 tifosi clivensi ed 1 del Verona
20 Ottobre 2015 - letto 3469 volte

Il Questore di Verona, Enzo Giuseppe Mangini, ha oggi emesso i primi provvedimenti per inibire in futuro l’accesso agli stadi a 6 ultras resisi responsabili di reati in occasione dell’incontro di calcio disputatosi al “Bentegodi” nella serata dello scorso sabato 3 ottobre tra le squadre del Chievo Verona e dell’Hellas Verona.

La sfida tra le due compagini cittadine che militano nella serie A di calcio aveva richiamato un grande afflusso di spettatori e pertanto erano stati disposti capillari controlli preventivi al fine di evitare che pochi facinorosi rovinassero quella che doveva essere, come poi effettivamente è stata, una grande festa di sport per la città di Verona.

In uno di questi erano incappati cinque ultras del Chievo Verona prima della gara, mentre a bordo di autovettura transitavano nei pressi della stazione di Porta Nuova: a bordo del veicolo le Volanti e la Digos avevano rinvenuto tre barre metalliche lunghe circa 70 cm, due torce illuminanti ed un coltellino in acciaio.

Costoro, dall’età compresa tra i 20 e i 27 anni, erano noti per aderire ad un piccolo gruppo ultrà della “Squadra della Diga” che già in passato aveva arrecato qualche turbativa in occasione di manifestazioni sportive (tre di loro avevano un precedente di polizia per un fatto connesso a manifestazioni sportive).

Il materiale illecito è stato sequestrato e i soggetti sono stati condotti in questura per le doverose attività giudiziarie, al termine delle quali sono stati tutti denunciati per la violazione prevista dalla legge c.d. “contro la violenza negli stadi”, ovvero quella che vieta di portare con sé armi, oggetti contundenti e materiale pirotecnico quando si è diretti allo stadio.

Ma neppure gli ultras della sponda opposta sono rimasti immuni da analoghi provvedimenti. Nel corso della gara, infatti, nella Curva Sud tradizionalmente occupata dai tifosi dell’Hellas Verona erano stati accesi ben dodici artifizi pirici tra fumogeni e torce illuminanti.

Le relative indagini, svolte dalla Digos scaligera in collaborazione con la locale Polizia Scientifica sulla base delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, hanno permesso di individuare uno dei responsabili di tali accensioni pericolose: è un noto ultras gialloblu di 42 anni, con precedenti di polizia per reati contro la persona, che oltre al c.d. D.A.Spo. in via di notifica è stato denunciato in stato di libertà all’A.G. per tale specifico reato previsto dalla normativa citata.

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