Tifosi in subbuglio dopo la mancata assegnazione dei finanziamenti regionali per lo stadio di contrada Selvapiana. Deluso il club, con il co-presidente Danilo Leone che 24 ore dopo la conferenza stampa del presidente Paolo di Laura Frattura e del consigliere regionale delegato allo sport Carmelo Parpiglia in un post sui social (poi rimosso) aveva manifestato tutta la sua rabbia e la voglia di lasciare Campobasso.

I tifosi sono dalla parte della società. E oggi, 22 febbraio, hanno accusato il Comune, colpevole a loro dire di non aver presentato in Regione nessun progetto per lo stadio. Questa la causa dell’esclusione dai fondi per l’impiantistica sportiva stanziati dal governo di palazzo Vitale. Come se nessuno, a palazzo San Giorgio, si fosse accorto delle condizioni disastrose in cui versa l’impianto costruito da Costantino Ruzzi più di 30 anni fa. Cemento sbriciolato sugli spalti, servizi igienici inutilizzabili, capienza limitata a meno di 4000 persone, terreno di gioco impraticabile: questi i principali problemi.

I supporters del Lupo, amareggiati e infuriati, hanno affisso uno striscione in piazza Municipio, di fronte al Palazzo di Città. Poi hanno diramato un comunicato agli organi di informazione per spiegare la loro posizione: “Anni e anni di promesse mai mantenute verso i propri cittadini, la città non merita questo abbandono. Il nostro caro Selvapiana è in condizioni ormai pietose, i servizi carenti (bagni chiusi), settori chiusi perché inagibili, grate orribili che finiscono di rovinare una curva che è già un ammasso di cemento. E da parte dell’amministrazione comunale si ottiene soltanto mancanza di rispetto. C’è una società che sta provando a rilanciare la nostra squadra a livelli superiori e da parte delle istituzioni non si ottiene nulla. Pretendiamo ora e senza più mezzi termini una degna casa per la squadra di questa città, il tempo delle promesse è finito”.